[dropcap type=”circle” color=”#ffffff” background=”#555555″]L [/dropcap]a scelta del nome Colapesce deriva dalla antichissima leggenda omonima, di cui le prime attestazioni letterarie risalgono all’XII secolo, più recentemente ripresa da Italo Calvino. Colapesce era un giovane molto curioso, tanto curioso da passare intere giornate sott’acqua per scoprire tutti i segreti degli abissi, fino a trasformarsi in un vero e proprio pesce.
Per questo motivo Colapesce è sinonimo di curiosità, e qual è la peculiarità del bambino se non la curiosità stessa?
Senza curiosità la fantasia non troverebbe un terreno fertile e permeabile su cui metter radici.
CHE COSA PUOI FARE CON LA FANTASIA?
Con la fantasia si può praticamente fare tutto, si può diventare alberi e uccelli, si può volare e andare nel fondo del mare, si può diventare dei re e dei grandi stregoni, si può trasformare una pecora in un lupo e cambiare il mantello di cappucetto rosso….. Con la fantasia si può affrontare ogni paura, ogni timore e cambiare l’incertezza in un prato pieno di fiori dove le meduse possono correre e i conigli nuotare velocissimi. Ogni pensiero diventa quindi un momento non solo di gioco ma di esperienza formativa. Proporre al bambino un’immagine semplice e la possibilità di elaborala con la sua immaginazione, crea un nuovo percorso di crescita accompagnandolo nella scoperta delle cose, dei colori, dei suoni, delle emozioni, delle percezioni…..di se stesso.